Non serve altro che sapere che siamo degli appassionati del gioco delle biglie su piste di...sabbia

venerdì, febbraio 09, 2007

UNO, NESSUNO, CENTOMILA

Il titolo di uno dei più noti scritti di Pirandello è una descrizione succinta ma esaustiva di due correnti parallele, sulla vita ed esistenza del gioco delle biglie.
Lo scorso fine settimana, e nel proseguo della settiamana, e nella settimana prima del fatidico fine settimana, e da un anno a questa parte, sento da tutti, o meglio da molti biglioni, per non generalizzare, che vogliono provare a codificare le regole del gioco delle biglie, ma nello stesso tempo vogliono che qusto gioco sportivo riemerga e ritorno alla dignità di un tempo.
all'interno di questa corrente, alcuni pensano e credono di avere tra le mani il vero regolamento, mentre altri, parlando di patrimonio italiano, desiderano riportare agli albori il gioco e credono di farlo, portando in giro la loro idea, confondendo IL GIOCO DELLE BIGLIE con "il loro gioco delle biglie".
Io non la penso proprio così, oppure, dicendolo meglio; tendo a dividere nettamente l'intenzione di divulgare la mia proposta di gioco delle biglie, che considero molto caratteristica e divertente, con il desiderio di fare emergere questo gioco di una meraviglia immensa.
sorvolando sulla prima, che dedicherò a breve, vorrei soffermarmi sulla seconda.
Sono straconvinto che la riemersione del gioco delle biglie non si possa fare portando in giro una tipologia di gioco, perchè questo porta verso una tendenza alla "condivisione delle regole", di chi maggiormente è propositivo. Mi spiego! se tra dieci che amano questo gioco, nove non hanno il tempo o non ne hanno voglia o hanno altre motivazioni, per organizzarsi a costruire piste e organizzare eventi o tornei, il solo o i soli, che riescono a farlo dettano delle regole e delle modalità di svolgimento dell'evento, per esempio, la F.I.B.S., la Formula Steve, Il gruppo Il gioco dele biglie. MA quale di questi è il gioco vero? con le regole vere e giuste? Per me nessuno!
Entrambi sono una espressione bellissima del gioco delle biglie. Ed e' proprio questo il punto. Come si può amare questo gioco, volerlo divulgare, volerlo fare riemergere dal periodo buio che ha vissuto fino a qualche anno fa, e volere a tutti i costi trovare un regolamento unico?
Se si ama veramente questo gioco e lo si vuole valorizzare bisognerebbe partire non dal proporre IL REGOLAMENTO ma al contrario, non proporre nessun regolamento e spendere il tempo a creare una rete con tutte le realtà che vivono questo gioco, creare uno spazio che sia di incontro. Ancora meglio, intendo dire che sarebbe bene dividere nettamente tra la MIA PROPOSTA di gioco e organizzare l'attività per FARE RIEMERGERE IL GIOCO IN ITALIA.
Questa vorrebbe essere la mia intenzione, proporre la mia idea di gioco delle biglie, attraverso il gruppo "IL GIOCO DELLE BIGLIE", con le PISTARTISTICHE, ma nello stesso tempo organizzando una rete tra biglioni, una serie di iniziative che non hanno come obiettivo NESSUN REGOLAMENTO, NESSUNA CODIFICA ma, EMERSIONE DELLE DIFFERENZE, decine di regolamenti, centianaia se ci sono, perchè è questo il gioco delle biglie sulla sabbia, "spiaggia che vai regolamento e pista di sabbia che trovi".

Se il gioco è caratterizzato dalla multirappresentatività culturale, questa è da fare emergere.

Per questo:
- non capisco chi fa lotte di principio su dei regolamenti che sono importanti per la realtà che rappresentano ma si fermano li;
- non capisco come si fa a voler fare emergere un gioco quando quello che si fa non fa emergere niente se non solo il proprio tipo di gioco;
- non capisco perchè voler codificare un regolamento che non potrà mai essere codificato... per ora...;
- non capisco perchè invece di proporre la propria idea, non si costruisca un compromesso sociale d'incontro e scambio tra diverse realtà.

Freaud diceva: "il più delle volte quando facciamo qualcosa per gli altri e diciamo che lo facciamo per gli altri in realtà l'unica motivazione per cui noi la facciamo siamo noi e soltanto noi".

ed un'altro "Buddha": se si vuole realmente realizzare qualcosa, prima è necessario raccontarsi la verità del perchè la si vuole realizzare.

ed ancora, questa volta "io": molte volte gli altri, sono un pretesto per non guardare noi stessi, ma intanto il vero motivo per cui noi facciamo una cosa, prima o poi, viene a galla.

Meditiamo gente meditiamo!

Dal vostro Cionny

2 Comments:

Blogger Michele Pinto said...

Io son d'accordo con te.
Ogni modo di giocare a biglie è bello e divertente e rappresenta una ricchezza.

Coltivo però lo stesso il desiderio di trasformare questo gioco in uno sport.
Per misurarsi con amici di tutte le spiaggie d'Italia in base a regole condivise, quali che siano non importa.

Codificare delle regole non vuol dire necessariamente imporle a tutti, ma è un passo necessario per poter giocare tutti su base paritaria. Rinunciare a qualcosa per avere degli avversari amici in più.

Come hai giustamente sottolineato questo potrà avvenire solo in futuro, dopo un intenso lavoro per creare relazioni tra i tanti gruppi esistenti.

01:39

 
Blogger IL MIO NOME E' CIONNY said...

Ciao Michele!

Condivido la tua posizione, in futuro si può pensare ad una codifica ma ora è necessario tirare uori anche i ragni dai buchi e per fare questo non c'è bisogno di organizzare campionati ma organizzarci per costruire reti sociali e questo è una organizzazione completamente differente dall'organizzare campionati.
Spero in futuro di poter condividee con te alcuni miei pensieri.

12:13

 

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