Non serve altro che sapere che siamo degli appassionati del gioco delle biglie su piste di...sabbia

venerdì, settembre 22, 2006

SCOPERTA SENSAZIONALE!!!!!! DANTE E LE BIGLIE......

Carissimi biglioni, la storia della biglia è stata rivoluzionata.

Il 30 Febbraio del 2006 è stato trovato un documento che ha cambiato la storia della biglia e della letteratura. A Firenze in un castello già conosciuto ma mai esplorato fino in fondo, in una stanza nascosta dietro un muro per più di 700 anni, sono venuti alla luce documenti scottanti. Il ritrovamento lo si deve all’ingegnere Paparotto, che nell’intento di aggiustare una falla alle secolari tubature del castello ha fatto aprire una breccia nelle fondamenta del castello, che ha rischiato di venire giù, ma per una buona causa; riportare alla luce una stanza che era chiusa da almeno 700 anni.
Un baule di ebano con finiture in metallo conteneva una pila di carte datate all’incirca XIV secolo. Questo è l’unico ritrovamento nella camera nascosta ma di sconvolgente portata.
All'interno del baule apparentemente solo scartoffie. ma tra le scartoffie sono stati trovati passi di un famoso poeta......"Dante Alighieri". Ad una prima letura fugace sembrava riportassero quelle della divina commedia ma ad una più attenta lettura è stato scoperto l'impensabile; non parlavano di commedia ma di “bigliata”. Si signori i frammenti di testo riportavano l’intestazione de “la divina Bigliata”. Sgomento e stupore nei visi degli studiosi. Anche se non ci si poteva credere, la verità era quella: "Dante Alighieri originariamente aveva dedicato il suo poema al gioco delle biglie e non al conosciutissomo viaggio nell’aldilà". Tra le scoperte più sensazionali c’è anche quella della probabile esistenza all’epoca di un Vianello di Rimini, probabilmente antenato dell’odierno Aldo Vinello (o forse lui stesso, non si sa), che viene senza alcun equivoco citato. Ma Basta mie parole facciamo parlare quelle del testo ritrovato.


Nel mezzo del cammin di nostra vita
mi trovai per una spiaggia oscura
e con una sfera colorata tra le dita

Ahi quanto a dire era cosa strana
esta sfera al tatto liscia e decorata
che nel pensier rinova la bubana

Tant’è che non sapei nel giocarvi resistir
e del ben ch’i vi trovai a menar la sfera
dirò de l’altre cose ch’i v’ho a descrivir

Se con cotanto gioco mi volle sollazzare
dovetti nel pensare ad ingegnare a costruire
che ‘l materiale dove vo a trovare

Guardai in basso e vidi li grani di mare
un percorso di curve e rette linee
che mena diritto mi misi a realizzare

Hoi! Hoi! Hoi! che dolore articolare
stare ore ed ore supino su li arti
ma è un necessario sacrificio se si vuole giocare

... ...!

È la primavera del 1300, l'anno del primo giubileo; Dante ha trentacinque anni, quando si ritrova, probabilmente avendo smarrito il senso dell’essere bambino, in una spiaggia oscura, sconosciuta, da indicazioni successive è probabilmente Rimini. Quando all’improvviso trovandosi un giocattolo sferico tra le mani, riassapora il senso del giocare. È chiaro che si riferisce ad una biglia ma, non si riesce a capire se la biglia l’aveva già o l’ha trova o altri sotterfugi strani. Secondo interrogativo è, che tipo di biglia era? Forse la plastica esisteva già? Dal momento che questo documento sta sconvolgendo la storia letteraria, quale meraviglia se viene rivoluzionata anche l'iter delle scoperte scientifiche????
È evidente anche la descrizione del suo rinvigorimento biglistico nella realizzazione di una pista per biglie e delle comuni conseguenze di chi ha mai costruito una pista di sabbia.
Purtroppo il proseguo è rovinato e non si sa come sia continuato. I primi versi nuovamente leggibili riprendono così.

... ...!

E come quei che con lena affannata
uscito fuor da la pista a la curva
la bilia mi volgse lo sguardo a me disperata

così l’animo mio, ch’ancor fuggiva
si volse a retro a rimirar lo passo de l’inseguitori
che non mi lasciò già mai speranza viva

... ...!

in questi brevi versetti si intuisce che Dante sta giocando, è probabilmente primo e commette un errore che gli costerà caro. Probabilmente sta giocando con amici o gente trovata li per caso o fermatasi casualmente. Il fatto è che si sta svolgendo una gara e Dante “fora”
purtroppo non si hanno i versi che descrivono la fine ma da altri versi trovati si intuisce che . primo non è andata bene la gara e secondo, deve avere incontrato un “maestro delle biglie e del gioco stesso” un VIANELLO, apertamente citato. Ma leggiamo i versi

... ...!

Bilione fui e giocai di quel gusto
Figliuol d’Anchise che venne a Rimini
Poi che ‘l superbo Vianello fu combusto

O de li bilioni onore e lume
Vagliami ‘l lungo gioco e ‘l grande amore
Che m’ha fatto giocar lo tuo bigliume

Tu se’ lo mio maestro e ‘l mio autore
Tu sé solo colui da cu’ io tolsi
Lo bello stilo che m’ha fatto onore

Vedi la bilia per cu’ io mi volsi,
aiutami da lei, famoso saggio,
ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi.

A te convien giocar con altra bilia
Rispose, poi che lagrimar mi vide,
se vuoi dar spetacolo e merabilia

chè questa bilia per la qual tu mesce,
non lascia vincitor passar per lo traguardo
ma tanto lo ‘mpedisce che apposta esce

... ...!

E’ chiara la situazione di sconforto di Dante che chiede aiuto al “maestro Vianello” e si leggono i consigli saggi del maestro stesso.

Purtroppo le pergamene trovate non riportano altro ma una cosa è certa: “Dante quando ha cominciato a scrivere la sua opera lo aveva fatto con l’intento di descrivere un’esperienza unica, quella di giocare a biglie con amici”.
Credo che queste rivelazioni siano sconvolgenti e quindi lascio a voi le conclusioni signori biglioni.

Dal Vs Cionny

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Sconvolgente, mi mancava questo aneddoto.

09:01

 
Anonymous Anonimo said...

Avevo senti to parlare di qualcosa del genere, ma mii mancava lo scritto. Mi ricordo anche di un biglione famoso per una specie di rumorosità del suo propulsore citato anche nella stesura definitiva dell'opera. La frase in questione cita:...ed elli avea del cul fatto trombetta.
Nel tuo ritrovamento viene citato il personaggio?? Chi è????
Facci sapere

09:16

 
Blogger IL MIO NOME E' CIONNY said...

Studi approfonditi hanno yrovato altri scritti che riportano questo evento e sembra che "elli" si riferisca ad un giocatorie moro, con grandi mani. Più avanti sembra accennare che "il moro" sia un Pungista, ivi per cui al tempo chi era un pungista faceva parte della faliglia dei NANNI.

17:21

 

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